I. IL PECCATO E LA CONVERSIONE
25. Dopo un canto adatto e dopo il saluto, il ministro
che presiede la celebrazione propone brevemente l'argomento delle
letture; quindi invita alla preghiera, e dopo una pausa di silenzio,
così conclude:
Signore Gesù,
quando Pietro ti rinnegò tre volte,
tu lo guardasti con amore misericordioso,
perché piangesse il suo peccato;
volgi ora a noi il tuo sguardo
e ispiraci alla sincera penitenza,
perché ci convertiamo a te
e ti serviamo con fedeltà in tutta la nostra vita.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R.
Amen.
26.
Letture
Lc 22, 31-34
« Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo, prima che tu non
abbia negato per tre volte di conoscermi ».
In quel tempo, Gesù disse a Simon Pietro : «Simone, Simone ...
Breve pausa di silenzio.
Lc 22, 54-62
E Pietro, uscito, pianse amaramente.
Dopo aver preso Gesù ...
Salmo 30, 10.15-17.20
R.
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
Oppure:
Salmo 50
R.
Tu gradisci, Signore, il cuore penitente.
Oppure un altro canto adatto.
Gv 21, 15-19
« Simone di Giovanni, mi vuoi bene? ».
Dopo che Gesù si fu manifestato ai suoi discepoli ed ebbe
mangiato con loro, disse a Simon Pietro:...
27.
Omelia
Si possono sviluppare i temi seguenti:
la fiducia: dobbiamo riporla nella grazia di Dio, non nelle nostre
forze;
la fedeltà: è un impegno del nostro Battesimo e un'esigenza della nostra
adesione a Cristo;
la nostra debolezza: è l'origine delle ricadute nel peccato, e del
nostro rifiuto di dar testimonianza del vangelo;
la misericordia del Signore: dopo il peccato, egli ci accoglie di nuovo
come amici, se di tutto cuore facciamo ritorno a lui.
28.
Esame di coscienza
Dopo l'omelia, si fa l'esame di coscienza. Anche
se l'esame viene guidato con opportuni richiami e suggerimenti, vi
s'inserisca sempre una pausa di silenzio, perché ognuno possa
esaminarsi in modo più personale.
29.
Atto penitenziale
Dopo l'esame di coscienza, il ministro che
presiede invita alla preghiera con queste parole o con altre simili:
Fratelli, la misericordia di Dio è senza limiti; egli ci ha amati
per primo e ci libera dal peccato per i meriti del Cristo suo Figlio.
Convertiamoci dunque a lui e con l'apostolo Pietro confessiamo con umile
fiducia il nostro amore.
R.
Tu sai tutto, o Signore, tu sai che ti amo.
Tra l'una e l'altra invocazione è bene inserire
una breve pausa di silenzio; potrà anche essere opportuno che le singole
invocazioni vengano proposte da vari fedeli, a cui gli altri rispondano.
Signore, come Pietro, abbiamo creduto
più in noi stessi che in te.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi. R.
Abbiamo mancato di umiltà e di prudenza
e siamo caduti in tentazione.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi.
R.
Accecati dall'orgoglio ci siamo creduti
migliori degli altri.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi. R.
Non abbiamo teso la mano
a chi era nella sofferenza e nel bisogno.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi. R.
Anche noi per paura ci siamo rifiutati
di rendere testimonianza
alla giustizia e alla verità.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi. R.
Quante volte anche noi tuoi discepoli
siamo stati infedeli agli impegni
del nostro battesimo.
Rivolgi a noi il tuo sguardo e abbi pietà di noi. R.
Rivolgiamo
ora la nostra preghiera al Padre,
come Cristo ci ha insegnato,
perché rimetta a noi i nostri debiti
Padre nostro ...
30. Quindi, dopo un canto adatto, il ministro che
presiede la celebrazione dice l'orazione conclusiva e congeda il popolo.
Signore
Gesù, nostro Salvatore,
che chiamasti Pietro all'apostolato
e, dopo la sua caduta e il suo pentimento,
lo confermasti nella tua amicizia
e nella guida del collegio apostolico,
rivolgi anche a noi il tuo sguardo misericordioso,
perché dalla schiavitù del peccato
ritorniamo a te e ti serviamo
con amore più grande.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R.
Amen.
II. IL FIGLIOL PRODIGO FA RITORNO AL PADRE
31. Dopo un canto adatto e dopo il saluto, il ministro
espone ai presenti l'argomento della celebrazione. Quindi li invita alla
preghiera, e dopo una pausa di silenzio, così conclude:
Signore
Dio onnipotente, padre di tutti gli uomini,
tu ci hai creati perché abitassimo nella tua casa
e tutta la nostra vita
fosse una lode della tua gloria,
ma noi abbiamo peccato
e ci siamo allontanati da te.
Disponi ora il nostro cuore ad ascoltare la tua voce,
perché ritorniamo a te sinceramente pentiti
e riconosciamo che tu sei il nostro Padre,
pieno di misericordia verso coloro che ti invocano.
Perdona, Signore, i nostri peccati
e rendici la gioia della tua salvezza,
perché, in comunione con i nostri fratelli,
partecipiamo al festoso convito
che tu prepari per noi nella tua casa,
e rimaniamo con te per tutti i secoli dei secoli.
R.
Amen.
32.
Letture
Ef 1, 3-7
Ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Fratelli, benedetto sia Dio,...
Salmo 26, 1.4.7-10.13-14
R.
Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Canto al Vangelo
R.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò
Padre ho peccato contro il cielo e contro di te!
R.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Lc 15, 11-32
Il padre lo vide, e commosso gli corse incontro.
In quel tempo, Gesù disse questa parabola: « Un uomo ...
33.
Omelia
Si possono trattare questi temi:
il peccato, come rifiuto dell'amore filiale verso
Dio, nostro Padre;
la misericordia del Padre verso i figli peccatori;
la natura della vera conversione;
il perdono che sempre si deve concedere ai fratelli;
il convito eucaristico, come culmine della riconciliazione con Dio e con
la Chiesa.
34.
Esame di coscienza
Dopo l'omelia, si fa l'esame di coscienza. Anche se l'esame viene
guidato con opportuni richiami e suggerimenti, vi s'inserisca sempre una
pausa di silenzio, perché ognuno possa esaminarsi in modo più personale.
35.
Atto penitenziale
Dopo l'esame di coscienza, il ministro che presiede invita alla
preghiera:
Il
Signore Dio nostro è paziente, lento all'ira e pieno di misericordia;
egli accoglie con immenso amore il Figlio che viene di lontano. Anche
noi, come il figliol prodigo diciamo umilmente:
R.
Non sono più degno d'esser chiamato tuo figlio.
Abbiamo abusato dei tuoi doni,
peccando contro di te. R.
Ci siamo allontanati dalla tua verità
e dal tuo amore. R.
Abbiamo rinnegato te nostro Padre. R.
Abbiamo seguito il nostro egoismo,
anziché cercare il vero bene nostro
e dei fratelli. R.
Troppo poco ci siamo presi cura
del nostro prossimo. R.
Non siamo stati sempre pronti
a perdonare le offese ricevute. R.
Siamo stati ingrati verso le ripetute prove
della tua misericordia. R.
I presenti possono aggiungere altre invocazioni;
tra l'una e l'altra, è bene fare una breve pausa di silenzio; è
opportuno che le varie invocazioni vengano pronunziate dai fedeli
stessi.
E
ora invochiamo Dio Padre con la preghiera che ci è stata consegnata
nel nostro battesimo
Padre nostro ...
36. Quindi, dopo un canto adatto, il ministro che
presiede la celebrazione pronunzia la preghiera conclusiva e congeda il
popolo.
O
Dio che in Cristo tuo Figlio
ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
e vuoi che camminiamo in santità
e giustizia dinanzi a te,
confermaci nel tuo amore,
perché viviamo lieti
nella comunione della santa Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
III. LE BEATITUDINI EVANGELICHE
37. Dopo un canto adatto e dopo il saluto, il ministro
che presiede la celebrazione propone brevemente l'argomento delle
letture; quindi invita alla preghiera e dopo una breve pausa di
silenzio, così conclude:
La
tua parola, Signore,
penetri nel nostro cuore,
perché accogliendo l'annunzio della salvezza
partecipiamo al mistero del tuo Figlio,
morto e risorto per noi,
e lo testimoniamo
col rinnovamento della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
38.
Letture
1 Gv 1, 5-9
Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi.
Carissimi, questo e il messaggio che abbiamo udito dal Signore e
che ora vi annunziamo...
Salmo 145, 5-10
R.
Vieni, Signore, a salvarci.
Canto al Vangelo
R.
Lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Venite a me,
voi tutti che siete affaticati e oppressi
e io vi darò sollievo, dice il Signore.
R.
Lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Mt 5, 1-10
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ...
39.
Omelia
Si possono svolgere questi temi:
il peccato come ignoranza colpevole delle parole di Cristo Signore e
opposizione alle beatitudini evangeliche;
la saldezza della nostra fede nelle parole di Gesù;
la nostra fedeltà nell'imitazione di Cristo, sia nella vita personale
che nella comunità cristiana, anzi nella stessa umana convivenza;
le singole beatitudini.
40.
Esame di coscienza
Dopo l'omelia, si fa l'esame di coscienza. Anche se l'esame viene
guidato con opportuni suggerimenti e richiami, vi s'inserisca sempre una
pausa di silenzio, perché ognuno possa esaminarsi in modo più personale.
41.
Atto penitenziale
Dopo l'esame di coscienza, il ministro che presiede invita alla
preghiera, con queste parole o con altre simili:
Fratelli,
Gesù Cristo ci ha lasciato l'esempio,
perché seguiamo le sue orme.
Rivolgiamo a lui la nostra preghiera
con umiltà e fiducia perché ci liberi dal male
e ci rinnovi nello spirito del suo Vangelo.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi ci siamo troppo affannati per le ricchezze
e abbiamo sacrificato i valori dello spirito.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati i miti, perché erediteranno la terra»,
ma noi viviamo in discordia gli uni con gli altri
ma il mondo è pieno di violenza e di guerra.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati gli afflitti perché saranno consolati»,
ma noi siamo impazienti
e intolleranti per noi stessi
e poco sensibili alle sofferenze degli altri.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati »,
ma noi troppo poco abbiamo desiderio di te,
fonte di ogni santità,
e ci disinteressiamo della giustizia
individuale e sociale.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia»,
ma noi giudichiamo duramente il nostro prossimo
e non sappiamo perdonare i nostri fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio »,
ma noi distogliamo da te il nostro sguardo
e ci lasciamo travolgere dalle passioni
e dalle suggestioni del male.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio »,
ma noi non ci siamo impegnati a costruire la pace
in noi stessi, nelle nostre famiglie e nella società.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi spesso siamo stati ingiusti
e, anziché soffrire per la causa della giustizia,
ci siamo resi corresponsabili di oppressioni
e discriminazioni verso i fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R.
Abbi pietà di noi.
Invochiamo
Dio nostro Padre perché ci liberi dal male e ci renda degni di far parte
del suo regno:
Padre nostro ...
42. Quindi, dopo un canto adatto, il ministro che
presiede la celebrazione dice l'orazione conclusiva e congeda il popolo.
Signore
Gesù Cristo,
mite e umile di cuore,
re di giustizia e di pace,
modello di povertà e di pazienza,
Agnello immolato per la nostra salvezza,
tu che attraverso la croce salisti alla gloria
per indicarci la via che conduce al Padre;
donaci di accogliere con gioia
il messaggio evangelico
e di vivere secondo il tuo esempio,
per divenire coeredi del tuo regno,
per tutti i secoli dei secoli.
R.
Amen.
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