RITO PER
PORTARE IN CHIESA
UN BAMBINO
GIÀ BATTEZZATO


137.  Il celebrante - sacerdote o diacono - indossa il camice (o la cotta) e la stola; può anche avere il piviale. Il colore delle vesti sacre è normalmente il bianco.

I fedeli cantano un salmo o un inno adatto. Intanto il celebrante con i ministri si reca all'ingresso o a quella parte della chiesa dove sono riuniti i genitori e il padrino o i padrini (cfr. pago 27, n. 6) del neonato.

138.  Nell'uso delle formule, il celebrante farà naturalmente le dovute varianti, secondo che si tratti di un bambino o di una bambina.
 

RITI DI ACCOGLIENZA
 

 
139.
  Il celebrante rivolge un saluto ai presenti, specialmente ai genitori e ai padrini: li elogi a per il Battesimo conferito senza indugio, rende grazie al Signore e si congratula con i genitori perché il loro bambino ha riacquistato la salute.


DIALOGO CON I GENITORI E I PADRINI

140. Il celebrante interroga per primi i genitori:

Celebrante: .
Che nome avete dato al vostro bambino?

Genitori:
N.
. . .


Celebrante:
Che cosa chiedete alla Chiesa di Dio per N.
,
che è stato già battezzato?

Genitori:
Che risulti dinanzi alla comunità la sua aggregazione alla Chiesa.

141. 
Il celebrante si rivolge ai genitori con queste parole o con altre simili:

Celebrante:

Cari genitori,
portando in chiesa il vostro bambino già battezzato,
voi riaffermate
l'impegno che vi siete assunti
di educarlo nella fede,
perché, nell'osservanza dei comandamenti,
impari ad amare Dio e il prossimo,
come Cristo ci ha insegnato.
Siete consapevoli di questa responsabilità?

Genitori:
Sì.


142.  Rivolgendosi ai padrini, il celebrante, con queste espressioni o con altre simili, domanda:

Celebrante:
E tu padrino,
(oppure: E tu madrina,)
sei disposto
(a) ad aiutare i genitori
in questo compito così importante?

Padrino
(o madrina):
Sì.

Oppure:


E voi, padrino e madrina,
siete disposti ad aiutare i genitori
in questo compito così importante?

Padrini:
Sì.


SEGNO DI CROCE SULLA FRONTE DEL BAMBINO

143 Il celebrante prosegue:

N.  (
Car
o bambino),
con grande gioia la nostra comunità cristiana ti accoglie,
con i tuoi genitori rende grazie
e attesta che tu sei già stato aggregato alla Chiesa.

In suo nome, io ti segno con il segno di Cristo,
che nel Battesimo ti ha dato la vita
e ti ha accolto nella sua Chiesa.


E dopo di me anche voi, genitori
(e padrino oppure e madrina, o anche e padrini),
farete sul vostro bambino il segno della croce.

E, senza nulla dire, traccia sulla fronte del bambino il segno della croce. Quindi invita i genitori, ed eventualmente anche il padrino (e la madrina), a ripetere il suo gesto.
   


LITURGIA DELLA PAROLA
 

 
144. 
Il celebrante invita i genitori, i padrini e gli altri presenti, alla celebrazione della parola di Dio. Se lo spazio lo consente, si va in processione al luogo prescelto, eseguendo un canto adatto.


LETTURE BIBLICHE

145
Tutti seggono. Si fa lettura di uno o anche due brani della Scrittura, scegliendo tra quelli proposti nel rito (nn. 146-149) o nel Lezionario (nn. 173-203); nella scelta, si tenga conto di eventuali situazioni familiari (cfr. sopra, nn. 7 e 36).

Se si fanno più letture, si può cantare o leggere tra l'una e l'altra un salmo con relativo ritornello, scegliendo tra quelli proposti ai nn. 182-184, o alcuni versetti di acclamazione (nn. 185-190).

Sono particolarmente raccomandati i seguenti brani:


146.  X Dal Vangelo secondo Giovanni.                            3, 1-6

«
Se uno non nasce dall' acqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio».

C'era tra i Farisei un uomo di nome Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò a lui, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti potrebbe fare i segni che tu fai, se Dio non fosse con lui».

Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».

Gli dice Nicodèmo: « Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare di nuovo nel seno di sua madre e rinascere?».

Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce dall'acqua e dallo Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito, è spirito».

Parola del Signore!

R. Lode a te, o Cristo.


147.  X Dal Vangelo secondo Matteo.                           28, 18-20

«
Andate e fate mie discepole tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

In quel tempo, Gesù risorto, disse ai suoi discepoli: «È stato dato a me ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate mie discepole tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino. alla consumazione di questo mondo».

Parola del Signore!

R. Lode a te, o Cristo.


148.  X Dal Vangelo secondo Marco.                                 1,9-11

«Nell'uscire dall'acqua, Gesù vide discendere su di lui lo Spirito Santo».

In quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e si fece battezzare nel Giordano da Giovanni.

E subito, nell'uscire dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito in forma di colomba che discendeva su di lui.

E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il mio Figlio diletto, in te mi sono compiaciuto».

Parola del Signore!

R. Lode a te, o Cristo.


149.  X Dal Vangelo secondo Marco.                            10, 13-16

«
Lasciate che i bambini vengano a me».

In quel tempo, portavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, e i discepoli li sgridavano.

Ma Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro:
« Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo impedite, perché. il regno dei cieli è per quelli che sono come loro. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso».

E prendendoli tra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

Parola del Signore!

R. Lode a te,o Cristo.


OMELIA


150.  Dopo la lettura, il celebrante tiene una breve omelia; in essa, prendendo lo spunto dal brano letto, introdurrà i presenti a una conoscenza più profonda del mistero del Battesimo ed esorterà in modo particolare i genitori e i padrini ad assumere con impegno i compiti che ne derivano.

151.  Terminata l'omelia, o dopo la preghiera dei fedeli, è opportuno che si faccia una pausa di silenzio, durante la quale, tutti su invito del celebrante si raccolgono in preghiera.

Si può anche eseguire un canto adatto.


PREGHIERA DEI FEDELI

152.  Il celebrante invita alla preghiera comune con queste parole o con altre simili:

Fratelli carissimi,
rivolgiamo a Cristo Gesù la nostra fiduciosa preghiera
per questo bambino, per i suoi genitori,
per il padrino
(e la madrina) e per tutti i battezzati.

Lettore:
Perché N. sia sempre riconoscente a Dio
per la grazia del Battesimo ricevuto
e per la salute riconquistata:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!

Lettore:
Perché sia sempre un membro vivo della tua Chiesa,
ascolti e osservi il tuo Vangelo,
e ne sia testimone nel mondo:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!

Lettore:
Perché si accosti un giorno con gioia
alla mensa del tuo sacrificio:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!

Lettore:
Perché ami Dio e il prossimo,
come tu hai insegnato:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!

Lettore:
Perché N., sostenuto dalla parola
e dall' esempio dei fedeli,
cresca in santità e sapienza:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!

Lettore:
Perché i tuoi discepoli vivano sempre uniti
nella fede e nella carità:
noi ti preghiamo.

Assemblea: Ascoltaci, o Signore!


INVOCAZIONE DEI SANTI

153.  Il celebrante invita i presenti a invocare i Santi.

Nello schema proposto si possono inserire nomi di altri Santi, principalmente i Santi patroni del battezzato, della propria chiesa o del luogo. Le invocazioni si concludono con: Santi tutti di Dio...

154. 
Santa Maria, Madre di Dio,                                 prega per noi.

San Giovanni Battista,                                          prega per noi.

San Giuseppe,                                                        prega per noi.

Santi Pietro e Paolo,                                           pregate per noi.

San . . . N.,                                                               prega per noi.

Santi N. e N.,                                                       pregate per noi.

Santi tutti di Dio,                                                pregate per noi.


PREGHIERA SUL BATTEZZATO


155.  Il celebrante dice la seguente orazione:

Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
origine della vita e dell'amore,
tu ricevi gloria anche dalle sofferenze dei genitori,
manifesti la tua provvidenza aiutandone i figli in pericolo,
e chiamando questi al Battesimo ti riveli Salvatore.

La Chiesa, piena di gratitudine,
ti prega per questo bambino:
con il sacramento del Battesimo
tu lo hai trasferito dalle tenebre
allo splendore della tua luce,
lo hai fatto tuo figlio
e lo hai reso tempio dello Spirito Santo.

Aiutalo sempre nei pericoli di questa vita,
e con la potenza di Cristo Salvatore
sostienilo nella lotta per il tuo Regno.

Per Cristo nostro Signore.

Assemblea:
Amen.
 

RITI COMPLEMENTARI
 

 
UNZIONE CON IL SACRO CRISMA

156.  Il celebrante dice:

Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
ti ha liberato dal peccato
e ti ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo,
unendoti al suo popolo;

egli stesso ti consacra con il crisma di salvezza,
perché inserito in Cristo,
sacerdote, re e profeta,
ti dimostri e sia sempre membro del suo corpo
per la vita eterna.

Assemblea:
Amen.

Quindi, senza proferire parola, il celebrante fa l'unzione con il sacro crisma sul capo del battezzato.


CONSEGNA DELLA VESTE BIANCA E DEL CERO ACCESO

157.  Il celebrante dice:

N. sei diventato nuova creatura,
e ti sei rivestito di Cristo.

Questa veste bianca sia segno della tua nuova dignità:
aiutato dalle parole e dall'esempio dei tuoi cari,
portala senza macchia per la vita eterna.

Assemblea:
Amen.

E fa la consegna della veste bianca. È bene che questa sia portata dalla famiglia.

158.  Il celebrante presenta il cero pasquale, dicendo:

Ricevete la luce di Cristo.

Uno dei presenti (ad es. il padre o il padrino) accende alla fiamma del cero pasquale la candela del battezzato, quindi il celebrante dice:

A voi, genitori, e a voi, padrino e madrina,
è affidato questo segno pasquale,
fiamma che sempre dovete alimentare.

Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo,
viva sempre come figlio della luce;

e perseverando nella fede,
vada incontro al Signore che viene,
con tutti i santi, nel regno dei cieli.
 


RITI DI CONCLUSIONE
 


PREGHIERA DEL SIGNORE

159. 
Il celebrante, davanti all'altare, rivolge ai genitori, ai padrini e ai presenti una breve monizione con queste parole o con altre simili:

Fratelli carissimi,
questo bambino, rinato nel Battesimo,
viene chiamato ed è realmente figlio di Dio.

Nella Confermazione 
riceverà la pienezza dello Spirito Santo;
accostandosi all'altare del Signore
parteciperà alla mensa del suo sacrificio,
e nell'assemblea dei fratelli
potrà rivolgersi a Dio chiamandolo Padre.

Ora, in suo nome,
nello spirito di figli di Dio
che tutti abbiamo ricevuto,
preghiamo insieme, come il Signore ci ha insegnato.

160. 
E tutti insieme con il celebrante dicono:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.


BENEDIZIONE


161.  Il celebrante benedice la madre, che tiene in braccio il suo bambino, quindi il papà e tutti i presenti, dicendo:

Celebrante:
Dio onnipotente,
che per mezzo del suo Figlio, nato dalla vergine Maria,
ha dato alle madri cristiane
la lieta speranza della vita eterna per i loro figli,
benedica la mamma qui presente;
e come ora è riconoscente per il dono della maternità,
così con il suo figlio
viva sempre in rendimento di grazie:
in Cristo Gesù nostro Signore.

Assemblea:
Amen.

Celebrante:
Dio onnipotente,
che dona la vita nel tempo e nell'eternità,
benedica il papà di questo bambino;
insieme con la sua sposa
sia per il figlio il primo testimone della fede,
con la parola e con l'esempio:
in Cristo Gesù nostro Signore.

Assemblea:
Amen.

Celebrante:
Dio onnipotente,
che ci ha fatto rinascere alla vita nuova
dall'acqua e dallo Spirito Santo,
benedica voi tutti;
perché, sempre e dovunque,
siate membra vive del suo popolo:
in Cristo Gesù nostro Signore.

Assemblea:
Amen.

Celebrante:
E vi doni la sua pace Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo.

Assemblea:
Amen.


162.
  Altre formule di benedizione, come al n. 126.

163. 
Dopo la benedizione, è bene che tutti eseguano un canto, che esprima gioia pasquale e l'azione di grazie; si può anche cantare il Magnificat.

Dove si è soliti portare i neobattezzati all'altare della Madonna, tale consuetudine si può mantenere.

164.  Questo rito si usa anche quando il bambino battezzato viene portato in chiesa dopo altre difficoltà che avessero impedito la celebrazione del Battesimo in chiesa (ad esempio dopo una persecuzione, dopo un dissenso tra i genitori, ecc.).

In queste circostanze, il celebrante avrà l'avvertenza di adattare le monizioni alla situazione familiare del bambino, scegliere le letture, le intenzioni nella preghiera dei fedeli, ecc.