5 - RITO  
    DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA  
    DEI FANCIULLI    NELL'ET
Á DEL CATECHISMO   
 


306. Questo rito è per quei fanciulli che, non avendo ricevuto il Battesimo nell'infanzia e avendo raggiunto l'età della discrezione e della catechesi, si presentano per l'iniziazione cristiana per iniziativa dei loro genitori o tutori oppure spontaneamente, col consenso degli stessi genitori o tutori. Essi sono già idonei a concepire e ad alimentare una fede personale e a conoscere alcuni doveri morali. Tuttavia non si possono ancora trattare da adulti perché, data la loro formazione ancora puerile, dipendono dai genitori o dai tutori e sentono molto l'influenza dei compagni e della società.

307. La loro iniziazione richiede innanzitutto tanto la conversione personale e, in rapporto all'età, gradatamente maturata, quanto l'aiuto dell'educazione necessaria a questa età. Inoltre deve essere adattata al cammino spirituale dei candidati cioè al loro progresso nella fede e all'istruzione catechistica che ricevono. Perciò, come per gli adulti, la loro iniziazione si protrae anche per più anni, se è necessario, prima che accedano ai sacramenti, si distingue in vari gradi e tempi, e comporta alcuni riti.

308. Poiché il progresso dei fanciulli nella formazione che ricevono dipende tanto dall'aiuto e dall'esempio dei compagni come dai genitori, si tenga conto di ambedue gli elementi.

a) Poiché i fanciulli da iniziarsi sono spesso in rapporto con qualche gruppo di compagni già battezzati, che si preparano con la catechesi alla Confermazione e all'Eucaristia, l'iniziazione è impartita gradatamente e si appoggia come su fondamento in questo stesso gruppo catechistico.

b) È opportuno poi che gli stessi fanciulli, per quanto sarà possibile, trovino l'aiuto e l'esempio anche nei loro genitori, il cui consenso è richiesto per l'iniziazione e per vivere la loro futura vita cristiana. Inoltre il tempo dell'iniziazione opportunamente offrirà alla famiglia l'occasione di avere colloqui con i sacerdoti e con i catechisti.

309. Secondo le circostanze, è molto importante che i fanciulli, che si trovano in questa medesima condizione, siano riuniti insieme nelle celebrazioni di questo rito, perché con scambievole esempio si aiutino nel cammino del catecumenato.

310. Per quel che riguarda il tempo delle celebrazioni, è bene che, per quanto è possibile, l'ultimo tempo della preparazione coincida con la Quaresima e che i sacramenti si celebrino nella Veglia pasquale (cfr n. 8). Prima però di ammettere i fanciulli ai sacramenti nelle feste pasquali, si giudichi della loro idoneità e se la data prescelta consente l'ordinato svolgimento del programma del corso di istruzione catechistica da essi frequentato. Infatti, per quanto possibile, si deve attendere che i candidati si accostino ai sacramenti dell'iniziazione quando i loro compagni già battezzati sono ammessi alla Confermazione e all'Eucaristia.

311. Le celebrazioni si tengano con l'attiva partecipazione di un gruppo, costituito da un conveniente numero di fedeli e, in particolare, dai genitori, dai familiari e dai compagni del catechismo. Infatti spesso, all'iniziazione dei fanciulli di questa età, non è bene che ci sia la presenza di tutta la comunità parrocchiale, basta una sua rappresentanza.

312. Così come è stato regolato, questo Rito può ricevere opportuni adattamenti e aggiunte da parte delle Conferenze Episcopali per meglio rispondere alle necessità e ai caratteri della regione e alle esigenze pastorali. Si può inserire, adattandolo secondo l'età dei fanciulli, il rito delle consegne che si usa per gli adulti (cfr nn. 103, 125, 181-192). Inoltre, nella traduzione di questo Rito nelle lingue vive, si cerchi di adattare alla comprensione dei fanciulli le monizioni, le preghiere e le orazioni. Secondo l'opportunità, ad esempio quando una preghiera del Rituale romano è tradotta nella lingua locale, la Conferenza Episcopale può approvare anche un'altra preghiera che proponga gli stessi temi in una forma più adatta ai fanciulli (cfr Introduzione generale, n. 32).

313. I ministri che usano questo Rito si valgano volentieri e con intelligenza delle facoltà ad essi attribuite nell'introduzione generale (nn. 34 e 35) come nelle introduzioni particolari del Rito del Battesimo dei bambini (n. 31) e dell'iniziazione degli adulti (n. 67).
 

     Primo grado:  
     Rito dell'ammissione al catecumenato  

     Secondo grado: 
 
  
     Scrutini o riti penitenziali

     Terzo grado:  
  
     Celebrazione dei Sacramenti dell'iniziazione
     Tempo della mistagogìa

 

5 - RITO  
    DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA  
    DEI FANCIULLI  NELL'ET
Á DEL CATECHISMO   
 

 Primo grado 


 
RITO DELL’AMMISSIONE
AL CATECUMENATO



314. La celebrazione di questo rito si svolga anzitutto davanti a un gruppo attivo, ma poco numeroso, perché i fanciulli non siano turbati dal numero eccessivo di persone (cfr n. 311). Siano presenti, per quanto è possibile, i genitori o i tutori dei candidati. Se però non possono partecipare, facciano conoscere il consenso da essi dato ai fanciulli e al loro posto siano presenti i cosiddetti «garanti» (cfr n. 42), cioè fedeli idonei i quali, nel caso, facciano le veci dei genitori e presentino i fanciulli.

315. La celebrazione si tiene in chiesa o in un luogo adatto a favorire, secondo l'età e la comprensione dei candidati, l'esperienza di una accoglienza familiare. La prima parte o rito di accoglienza si celebri, secondo le circostanze, all'ingresso della chiesa o di un altro luogo; la seconda parte o liturgia della parola in chiesa o nel luogo scelto per tale rito.
 
 

RITI DI ACCOGLIENZA


316.
Il celebrante, rivestito degli abiti liturgici, si reca al luogo dove sono riuniti i fanciulli e i loro genitori o tutori o anche, se è il caso, i garanti. Insieme col gruppo dei presenti, li accoglie amabilmente e con semplicità.
 

 
MONIZIONE INIZIALE

317.
Il celebrante, rivolgendosi ai candidati e ai loro genitori, esprime la gioia e la gratitudine della Chiesa. Poi invita i medesimi e anche i garanti, se ci sono, a prendere posto davanti a lui.


DIALOGO CON I FANCIULLI

318.
Quindi il celebrante interroga con queste parole o con altre simili ciascuno dei fanciulli, se non sono troppo numerosi:

Celebrante:
[N.], che cosa desideri?

Fanciullo:
Desidero diventare cristiano.

Celebrante:
Perché vuoi diventare cristiano?

Fanciullo:
Perché credo in Cristo.

Celebrante:
La fede in Cristo che cosa ti dona?

Fanciullo:
La vita eterna.

Il celebrante può usare anche altre espressioni per le sue domande e può ammettere libere risposte: Voglio fare la volontà di Dio, Voglio seguire la parola di Dio, Voglio essere battezzato, Voglio la fede, Voglio diventare amico di Gesù, Voglio entrare nella famiglia dei cristiani, ecc.
Se i fanciulli sono molto numerosi, il celebrante può interrogare tutti contemporaneamente, sollecitare le risposte di alcuni e poi chiedere agli altri il consenso.

319. Quindi il celebrante conclude il dialogo con una breve catechesi adatta alle circostanze e all'età dei fanciulli, che egli svolge con queste parole o con altre simili:

Carissimi, voi già credete in Cristo e volete prepararvi a ricevere il Battesimo; con grande gioia vi accogliamo nella famiglia cristiana, nella quale potrete conoscere sempre meglio il Signore Gesù Cristo.
Insieme con noi vi impegnerete a vivere come figli di Dio, secondo le parole del Signore: Amerai Dio con tutto il tuo cuore.
Amatevi l'un l'altro, come io ho amato voi.


I fanciulli, secondo l'opportunità, possono ripetere queste ultime parole di Cristo per manifestare il loro consenso.


DIALOGO CON I GENITORI E CON LA COMUNITÀ

320.
Il celebrante, rivolgendosi ancora ai fanciulli, li invita a chiedere il consenso ai loro genitori o ai cosiddetti « garanti » che li presentano. Si può fare in questa forma o in un'altra simile:

N. e N. avvicinatevi ai vostri genitori e invitateli a venire qui insieme con voi per esprimere il loro consenso.

I fanciulli si avvicinano ai loro genitori o garanti e li conducono davanti al celebrante, il quale continua:

Cari genitori, i vostri fanciulli N. e N. domandano di prepararsi al Battesimo.
Voi date il vostro consenso?


Genitori:
Sì, lo diamo.

Celebrante:
Vi impegnate ad aiutarli e a sostenerli nella loro preparazione al Battesimo?

Genitori:
Sì, ci impegnamo.

321. Il celebrante interroga allora tutti i presenti con queste parole o con altre simili:

Questi fanciulli, per proseguire la strada oggi intrapresa, hanno bisogno del sostegno della nostra fede e della nostra carità; domando perciò anche a voi, amici e fratelli:
vi impegnate ad aiutarli nel loro cammino di preparazione al Battesimo?

Tutti:
Sì, ci impegnamo.


SEGNO DI CROCE SULLA FRONTE E SUI SENSI

322.
Quindi il celebrante, rivolto ai fanciulli, dice:

N.
e N. voi sapete che Gesù, per primo vi ha chiamati a diventare suoi amici. Rimanete dunque fedeli al suo amore e sempre vicini a lui.

È per questo che vi segno col segno della croce di Cristo, che è il segno dei cristiani.
D'ora in poi, ogni volta che farete questo segno ricordatevi di Gesù e del suo amore per voi.


Subito dopo, il celebrante passando davanti ai fanciulli e senza dir nulla, traccia il segno di croce sulla fronte di ciascuno.

Quindi secondo l'opportunità (cfr n. 323), invita i genitori e i catechisti a tracciare anch'essi in silenzio un segno di croce sulla fronte dei fanciulli:

Anche voi, genitori e catechisti [N. e N.] che appartenete a Cristo, segnate col segno di Cristo questi fanciulli.

_____________________________________________________

323. Se si giudica opportuno, specialmente per i fanciulli più grandicelli, si possono segnare anche altre parti del corpo. Questo rito è compiuto dal solo sacerdote che dice le parole e traccia il segno di croce.

Il celebrante, mentre segna gli orecchi, dice:
Ti segno col segno della croce sugli orecchi,
perché tu sia capace di ascoltare la voce di Cristo.


Mentre segna gli occhi:
Ti segno col segno della croce sugli occhi,
perché tu possa vedere le opere di Cristo.


Mentre segna la bocca:
Ti segno col segno della croce sulle labbra,
perché tu sia capace di annunziare la verità
come ha fatto Cristo.


Mentre segna il petto:
Ti segno col segno della croce sul petto,
perché con fede tu accolga Cristo nel tuo cuore.


Mentre segna le spalle:
Ti segno col segno della croce sulle spalle,
perché tu abbia la forza di Cristo.


Quindi il celebrante fa il segno di croce con la mano destra davanti al fanciullo, senza toccarlo, dicendo:

Segno il tuo corpo col segno della croce di Cristo
nel nome del Padre
e del Figlio X
e dello Spirito Santo,
perché ora e sempre tu viva con Gesù.


Fanciullo:
Amen.

Se sembrerà opportuno, i genitori (o anche i garanti) oppure i catechisti possono segnare i sensi nello stesso modo; le parole però sono dette dal solo sacerdote al plurale, come sopra al n. 85.

_____________________________________________________

 

INGRESSO IN CHIESA


324.
Il celebrante invita i catecumeni a entrare in chiesa. Lo può fare con queste parole o con altre simili:

Cari N. e N., ora potete prendere il vostro posto fra i cristiani riuniti nell'assemblea.
Venite dunque, ascoltiamo il Signore che ci parla e preghiamo tutti insieme.


Udito questo invito, i fanciulli si uniscono alla comunità e prendono posto con i loro genitori (garanti) o fra i loro compagni in modo che risulti evidente che essi ora fanno parte della comunità. Frattanto si canta il salmo 94 o 121 o un altro canto adatto.

 

CELEBRAZIONE DELLA PAROLA DI DIO


325.
Si porta il libro delle sacre Scritture che viene collocato con onore al suo posto. Il celebrante può spiegare brevemente la dignità della parola di Dio che è annunziata e ascoltata nell'assemblea dei cristiani.

Subito inizia una breve liturgia della parola.


LETTURE E OMELIA

326.
Si scelgono letture che si possano adattare sia alla comprensione dei catecumeni che al livello della catechesi ricevuta da loro e dai loro compagni, ad esempio una delle pericopi indicate ai nn. 397.

Altre letture, salmi responsoriali e versetti prima del Vangelo al n. 395.

Dopo le letture, il celebrante tiene una breve omelia per illustrare le letture.

327. Si raccomanda una pausa di silenzio in cui tutti i fanciulli, invitati dal celebrante, pregano in cuor loro.
Segue un canto adatto.
  
   

CONSEGNA DEI VANGELI


328.
Mentre si canta o subito dopo, secondo l'opportunità, si consegna ai fanciulli il libro dei Vangeli, dopo averli brevemente preparati con una opportuna monizione o con l'omelia.

 

PREGHIERA


329.
Si fa quindi la seguente preghiera, con queste parole o con altre simili:

Celebrante:
Preghiamo il Padre per questi cari fanciulli che sono figli, compagni e amici, e che ora vogliono incontrare il Signore, conoscerlo e amarlo come suoi figli.

Lettore:
Perché tu, Padre buono, accresca in loro
di giorno in giorno il desiderio di vivere con Gesù,
noi ti preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Perché nella famiglia dei figli di Dio
possano trovare gioia e vita,
noi ti preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Perché nella preparazione al Battesimo tu,
Padre buono,
conceda loro forza e perseveranza
noi ti preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Perché tu li tenga lontani dalla tentazione,
della sfiducia e dello scoraggiamento,
noi ti preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Perché tu doni loro la gioia
di ricevere il Battesimo,
la Confermazione e l'Eucaristia,
noi ti preghiamo.

R. Ascoltaci, Signore.


Il celebrante conclude con questa preghiera:

O Padre,
che hai suscitato in questi fanciulli
il desiderio di diventare tuoi figli
e discepoli di Gesù,
fa' che camminino con perseveranza
incontro a te,
e vedano esauditi i loro desideri e la nostra preghiera.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti:
Amen.

 

CONGEDO DEI CATECUMENI


Si termina con un canto.
Se segue la celebrazione dell’Eucaristia, i catecumeni vengono prima congedati.
 


 
   

5 - RITO  
DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA  
DEI FANCIULLI     NELL'ET
Á DEL CATECHISMO   
 

Secondo grado
  

 
SCRUTINI O RITI PENITENZIALI
 
 

330. Questi riti penitenziali che costituiscono un momento importante del catecumenato dei fanciulli, corrispondono agli scrutini che si hanno nel Rito dell'iniziazione degli adulti (nn. 152-180). Perciò, poiché tendono a uno scopo simile si possono usare e adattare le norme che sono proposte per gli scrutini (nn. 25, §1, 154-159).

331. Poiché gli scrutini secondo la consuetudine coincidono con l'ultimo periodo della preparazione al Battesimo, i riti penitenziali richiedono che nei fanciulli la fede e i sentimenti già si avvicinino alle disposizioni richieste per ricevere il Battesimo.

332. Questi riti, a cui partecipano insieme con i catecumeni i loro padrini (e madrine) e i compagni del gruppo catechistico, si adattano a tutti i presenti in modo che le celebrazioni penitenziali servano anche per coloro che non sono catecumeni.
Durante questa celebrazione, possono per la prima volta essere ammessi ai sacramenti della Penitenza fanciulli già battezzati che frequentano il gruppo catechistico. In questo caso si curi che nella celebrazione si inseriscano al momento opportuno monizioni, intenzioni di preghiera e azioni che si riferiscono a questi fanciulli.

333. I riti penitenziali si celebrano in Quaresima, se i catecumeni devono essere iniziati nelle solennità pasquali; altrimenti, nel tempo più opportuno.
Si celebri almeno un rito. Se si può fare con facilità, se ne aggiunga un altro. Le formule di questo secondo rito si prepareranno sul modello di quelle del primo rito; per la preghiera e l'orazione di esorcismo, si usano i testi che si trovano ai nn. 164, 171, 178, adattandoli opportunamente.

 

INTRODUZIONE DEL RITO


334.
Il celebrante, dopo aver accolto i convenuti, spiega in poche parole il significato del rito secondo la condizione di ciascuna cioè per i fanciulli catecumeni, per quelli battezzati e specialmente per quelli che in questo giorno si avvicinano per la prima volta al sacramento della Penitenza, per i genitori e amici, per i catechisti e i sacerdoti, ecc.

Tutti infatti ascolteranno a proprio vantaggio il lieto annunzio della remissione dei peccati e proclameranno la misericordia di Dio Padre.

Si può iniziare con un canto adatto che significhi la fede e la gioia per la misericordia di Dio Padre.

335. Il celebrante conclude con questa orazione:

Preghiamo.

O Dio, Padre buono e misericordioso,
che nel perdonare mostri il tuo amore
e riveli la tua gloria nel santificare,
concedi a noi pentiti
di essere purificati dai nostri peccati
e di ricevere la vita nuova.
Per Cristo nostro Signore

R. Amen.

Oppure:

Concedi, Signore,
il dono della riconciliazione e della pace
e fa' che purificati dai nostri peccati,
ti serviamo con sincerità e amore.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

 

CELEBRAZIONE DELLA PAROLA DI DIO


336.
Si possono fare una o più letture, ad esempio come indicato al n. 398.

Se si fanno due o più letture, si interpongono salmi o canti ( n. 395 ). Dopo le letture, il celebrante tiene una breve omelia per spiegare i testi sacri.

 

PREGHIERA


337.
Durante o dopo l'omelia, il celebrante propone a tutti i presenti parole e argomenti che, in una pausa di silenzio, dispongano alla penitenza e al rinnovamento interiore.
Se fra i presenti ci sono fanciulli già battezzati che frequentano il gruppo catechistico, il celebrante si rivolge anche a loro e li invita a significare esteriormente la loro fede in Cristo Salvatore e il dolore dei propri peccati.

338. Dopo una pausa di silenzio, in cui tutti si dispongono alla contrizione del cuore, il celebrante invita il gruppo alla preghiera:

Preghiamo per N. e N. che si preparano
ai sacramenti dell'iniziazione cristiana
e per N. e N. che per la prima volta riceveranno
nel sacramento della Penitenza il perdono di Dio.
Preghiamo anche per noi
che attendiamo la misericordia di Cristo,
perché siamo riconciliati con lui
e diveniamo portatori della sua pace nel mondo.


Lettore:
Perché davanti al Signore Gesù
sappiamo manifestare sentimenti di gratitudine
e di fede, preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché apriamo sinceramente il nostro cuore
e sappiamo riconoscere le nostre infedeltà,
preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché con fiducia di figli
confessiamo al Signore la nostra debolezza
e i nostri peccati, preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché manifestiamo davanti a Cristo Gesù
il pentimento e il dolore di averlo offeso,
preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché sappiamo rinnovare i nostri propositi
e impegnarci nelle opere di carità
e nella preghiera, preghiamo.


R. Ascoltaci, Signore.

Lettore:
Perché impariamo dal grande amore di Dio nostro Padre
a vivere sempre uniti a lui
e perdonare ai nostri fratelli.


R. Ascoltaci, Signore.

Secondo le circostanze, la monizione del celebrante e le intenzioni si possono modificare, usando con i dovuti adattamenti i formulari ai nn. 376, 378 e 380.
 
 

ESORCISMO


339.
Poi il celebrante, stendendo le mani sopra i fanciulli, dice:

Preghiamo.

Padre di misericordia
che nella morte
e risurrezione del tuo diletto Figlio,
hai restituito all'uomo, prigioniero del peccato,
la libertà dei tuoi figli,
guarda con bontà questi fanciulli
poiché essi già hanno sperimentato la tentazione
e hanno coscienza delle proprie colpe
esaudisci la loro speranza;
purificati dai peccati e lieti nella pace,
fa' che siano preservati da ogni male
nel cammino della loro vita.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti: Amen.

Oppure:

Il celebrante, invitando i fanciulli a pregare Dio insieme con lui, dice:

O Padre misericordioso, guarda con amore N. e N. che presto riceveranno il Battesimo.

Fanciulli:
Abbiamo udito le parole di Gesù e le conserviamo per sempre nel cuore.

Celebrante:
Essi si impegnano seriamente a vivere come tuoi figli, ma hanno bisogno della tua forza.

Fanciulli:
Sì, Padre, vorremmo fare sempre la tua volontà, ma sperimentiamo ogni giorno quanto è difficile.

Celebrante:
O Padre misericordioso, libera questi fanciulli dallo spirito della pigrizia e del male, e fa' che sempre camminino nella tua luce.

Fanciulli:
Vogliamo camminare con Gesù, che ha dato la sua vita per noi:
Padre, donaci il tuo aiuto.


Celebrante:
Se talvolta lungo il cammino cadranno facendo ciò che a te dispiace, concedi loro il dono sicuro della tua grazia perché possano rialzarsi: allora torneranno a camminare incontro a te con Gesù Cristo, nostro Signore.

Fanciulli:
Donaci, o Padre, la tua grazia.

 

UNZIONE CON L’OLIO DEI CATECUMENI
O IMPOSIZIONE DELLA MANO


340.
Il celebrante prosegue, dicendo:

Vi ungo con l'olio, segno di salvezza:
vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.


Fanciulli:
Amen.

Ciascuno riceve l'unzione con l'Olio dei catecumeni sul petto o su ambedue le mani o anche, se sembri opportuno, su altre parti del corpo.

Questa unzione, a giudizio della Conferenza Episcopale, si può omettere o rinviare al giorno della celebrazione del Battesimo (cfr n. 218 ). In questo caso il celebrante, rivolgendosi a tutti i catecumeni, dice:

Vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.


Fanciulli:
Amen.

E subito dopo il celebrante senza dire nulla impone la mano sopra ciascun catecumeno.

 

CONGEDO DEI CATECUMENI


341.
Il celebrante congeda quindi i catecumeni con queste parole o con altre simili:

Cari N. e N., il Signore Gesù vi ha fatto conoscere,
in questa riunione di preghiera,
il suo amore misericordioso.
Ora andate in pace.


Fanciulli:
Rendiamo grazie a Dio.

Oppure li rimanda ai loro posti, senza farli uscire di chiesa.
In questo caso il celebrante dice:

Cari N. e N., il Signore Gesù vi ha fatto conoscere,
in questa riunione di preghiera
il suo amore misericordioso.
Ora ritornate ai vostri posti
e pregate ancora insieme con noi.


342. Prosegue quindi la liturgia penitenziale, che riguarda direttamente i fanciulli già battezzati. Dopo la monizione del celebrante, ciascun fanciullo, che deve ricevere per la prima volta il sacramento della Penitenza e poi tutti gli altri, fanno la loro confessione. Terminate le confessioni, dopo un canto o una preghiera di ringraziamento, tutti escono.
 


 
 

5 - RITO  
DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA  
DEI FANCIULLI   NELL'ET
Á DEL CATECHISMO   
 

 Terzo grado  
 
    
Celebrazione dei Sacramenti dell'iniziazione

    
Tempo della mistagogìa



CELEBRAZIONE
DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE



343. Per meglio porre in luce il carattere pasquale del Battesimo, si raccomanda di celebrarlo durante la Veglia pasquale o in domenica, giorno in cui la Chiesa commemora la risurrezione del Signore (cfr introduzione al Rito del Battesimo dei bambini, n. 9), facendo attenzione a ciò che è detto al n. 310.

344. Il Battesimo si celebra durante la Messa nella quale i neofiti per la prima volta partecipano all'Eucaristia.
La Confermazione viene conferita nel corso della stessa celebrazione o dal Vescovo o dal sacerdote che dà il Battesimo.

345. Se il Battesimo viene celebrato fuori della Veglia o del giorno di Pasqua, si usa o la Messa del giorno o la Messa rituale dell'iniziazione.
Le letture si scelgono fra quelle che sono proposte al n. 395; si possono usare anche le letture della domenica o della festa.

346. Ciascun fanciullo catecumeno è accompagnato dal padrino (e madrina), scelto da lui e approvato dal sacerdote (cfr n. 43).
 
 

CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO


347.
Quando i fanciulli catecumeni si sono riuniti insieme con i loro genitori (tutori), con i padrini (madrine), con i compagni e amici e con gli altri fedeli, ha inizio la Messa e si celebra la liturgia della parola con le letture indicate.
Quindi segue l'omelia.


MONIZIONE

348.
Dopo l'omelia, i catecumeni insieme con i genitori e padrini si avvicinano al fonte. Il celebrante si rivolge alla famiglia, ai compagni presenti e a tutti i fedeli con queste parole o con altre simili:

Fratelli dilettissimi, supplichiamo Dio Padre onnipotente, perché a N. e N., che col consenso dei genitori, chiedono il Battesimo, conceda di entrare a far parte dei suoi figli di adozione in Cristo Gesù.


BENEDIZIONE DELL’ACQUA

349.
Il celebrante, rivolto verso il fonte, pronuncia la benedizione con una delle formule indicate più sotto.

350. Nel tempo pasquale, se è disponibile l'acqua battesimale benedetta nella Veglia pasquale, per esprimere sentimenti di gratitudine e di preghiera, si fa la benedizione e l'invocazione di Dio sopra l'acqua secondo le formule 1 e 2, tenendo conto della variazione del testo alla fine delle medesime formule.

1.
O Dio, per mezzo dei segni sacramentali,
tu operi con invisibile potenza
le meraviglie della salvezza;
e in molti modi, attraverso i tempi,
hai preparato l'acqua, tua creatura,
ad essere segno del Battesimo.

Fin dalle origini
il tuo Spirito si librava sulle acque
perché contenessero in germe
la forza di santificare;
e anche nel diluvio hai prefigurato il Battesimo,
perché, oggi come allora,
l'acqua segnasse la fine del peccato
e l'inizio della vita nuova.

Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo,
facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso,
perché fossero immagine
del futuro popolo dei battezzati.

Infine, nella pienezza dei tempi,
il tuo Figlio, battezzato da Giovanni
nell'acqua del Giordano,
fu consacrato dallo Spirito Santo;
innalzato sulla croce,
egli versò dal suo fianco sangue e acqua;
e dopo la sua risurrezione comandò ai discepoli:
Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli,
e battezzateli nel nome del Padre
e del Figlio e dello Spirito Santo ».

Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa
e fa' scaturire per lei la sorgente del Battesimo.
Infondi in quest'acqua,
per opera dello Spirito Santo,
la grazia del tuo unico Figlio,
perché, con il sacramento del Battesimo
l'uomo, fatto a tua immagine,
sia lavato dalla macchia del peccato,
e dall'acqua e dallo Spirito Santo
rinasca come nuova creatura.

Con la mano destra tocca l'acqua e prosegue:

Discenda, Padre, in quest'acqua
per opera del tuo Figlio,
la potenza dello Spirito Santo
perché tutti coloro
che in essa riceveranno il Battesimo,
sepolti insieme con Cristo nella morte
con lui risorgano alla vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

2.
Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, Padre onnipotente:
hai creato l'acqua che purifica e dà vita.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, unico Figlio, Gesù Cristo:
hai versato dal tuo fianco acqua e sangue,
perché dalla tua morte e risurrezione
nascesse la Chiesa.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, Spirito Santo:
hai consacrato il Cristo
nel battesimo del Giordano,
perché noi tutti fossimo in te battezzati.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Quando si usa l'acqua battesimale già benedetta, si omettono le seguenti invocazioni comprese fra due tratti di linea:
( ___ .… ___ ).

______________

Celebrante:
Vieni con la tua potenza, o Padre,
e santifica quest'acqua,
perché in essa gli uomini,
lavati dal peccato, rinascano alla vita nuova di figli.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.

Celebrante:
Santifica quest'acqua,
perché i battezzati nella morte
e risurrezione di Cristo
siano conformi all'immagine del tuo Figlio.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.

Il celebrante, con la mano destra tocca l’acqua, e prosegue:

Celebrante:
Santifica quest'acqua,
perché i tuoi eletti,
rigenerati dallo Spirito Santo,
entrino a far parte del tuo popolo.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.
______________

Celebrante:
Per il mistero di quest'acqua
santificata dal tuo Spirito,
fa' rinascere a vita nuova i tuoi eletti
[N. e N.],
che chiami al Battesimo nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

3.
Celebrante:
Padre misericordioso,
dal fonte del Battesimo
hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.

Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu dall'acqua e dallo Spirito Santo
fai di tutti i battezzati
un solo popolo in Cristo.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu infondi nei nostri cuori
lo Spirito del tuo amore
per darci la libertà e la pace.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu chiami i battezzati
perché annunzino con gioia
il Vangelo di Cristo nel mondo intero.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Quindi si prosegue con una della seguenti invocazioni:

SE L’ACQUA NON E’ BENEDETTA:

Celebrante:
E ora benedici
X quest'acqua
per il Battesimo dei tuoi eletti
[N. e N.],
che hai scelto e chiamato alla nuova nascita
nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti:
Amen.

SE L’ACQUA E’ GIÀ BENEDETTA:

Celebrante:
Per il mistero di quest'acqua
santificata dal tuo Spirito,
fa' rinascere a vita nuova i tuoi eletti
[N. e N.],
che chiami al Battesimo
nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti:
Amen.


PROFESSIONE DI FEDE
_____________________________________________________

Professione di fede della Comunità

351. Prima della rinunzia e della professione di fede dei fanciulli catecumeni, il celebrante, secondo le circostanze, può invitare alla professione di fede i genitori e i padrini e anche tutti i presenti:


Cari fratelli, i nostri N. e N., dopo una lunga preparazione stanno ora per ricevere il Battesimo. Essi chiamati dal Padre a una nuova vita diventeranno cristiani e discepoli di Gesù. Il nostro compito educativo e il sostegno nella fede, che abbiamo offerto loro finora, non termina con il Battesimo.

In primo luogo, voi, genitori, che ora manifestate la vostra gioia per il loro Battesimo, sarete i primi testimoni e responsabili della loro educazione cristiana. Anche noi, che li abbiamo preparati a questo incontro con Cristo, dobbiamo impegnarci ad aiutarli nella crescita della loro fede.

Perciò, prima che essi facciano davanti a noi la professione di fede, tutti responsabilmente rinnoviamo davanti a loro la professione della nostra fede che è la fede di tutta la Chiesa.

Allora tutti insieme dicono con il celebrante:

Io credo in Dio Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;

discese agli inferi
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.


Amen.

Secondo l'opportunità, si può usare anche il Simbolo Niceno-Costantinopolitano (cfr n. 186).

Il celebrante, rivolto ai catecumeni, dice:

Ora N. e N., prima di essere battezzati, davanti alla Chiesa rinunziate a satana e professate la vostra fede.

_____________________________________________________

Professione di fede dei fanciulli catecumeni

352. Il celebrante, rivolto ai fanciulli catecumeni, dice loro queste brevi parole o altre simili:

Carissimi N. e N., avete chiesto il Battesimo e avete impiegato lungo tempo nella vostra preparazione.

I vostri genitori hanno acconsentito al vostro desiderio; i catechisti, i compagni e gli amici vi hanno aiutato; tutti oggi vi promettono l'esempio della loro fede e il loro fraterno aiuto.

Ora con fiducia, davanti alla Chiesa, fate la vostra professione di fede e sarete battezzati.

Rinunzia

353. Il celebrante interroga contemporaneamente tutti i catecumeni con una delle seguenti formule:

1.
Rinunziate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?


Fanciulli:
Rinunzio.

2.
Celebrante:
Rinunziate al peccato
per vivere nella libertà dei figli di Dio?


Fanciulli:
Rinunzio.

Celebrante:
Rinunziate alle seduzioni del male
per non lasciarvi dominare dal peccato?

Fanciulli:
Rinunzio.

Celebrante:
Rinunziate a satana,
origine e causa di ogni peccato?


Fanciulli:
Rinunzio.

Unzione con l’olio dei catecumeni

354. Se il rito dell'unzione con l'Olio dei catecumeni è stato conservato dalla Conferenza Episcopale e non è stato già celebrato, il celebrante dice:

Vi ungo con l'olio, segno di salvezza:
vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

Fanciulli:
Amen.

Ciascun fanciullo riceve l'unzione con l'Olio dei catecumeni sul petto o su ambedue le mani o anche su altre parti del corpo, se sembri opportuno.
Se gli eletti sono molto numerosi, l'unzione può esser fatta da diversi ministri.

Professione di fede

355. Poi il celebrante, informato dal padrino (madrina) sul nome di ciascun battezzando, interroga ciascuno:

Celebrante:
N. credi in Dio. Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?


Fanciullo:
Credo.

Celebrante:
Credi in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Fanciullo:
Credo.

Celebrante:
Credi nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?


Fanciullo:
Credo.

Dopo la sua professione di fede, ciascuno subito riceve il Battesimo per infusione o per immersione.


BATTESIMO

356.
Il celebrante attinge l'acqua battesimale dal fonte e, versandola per tre volte sul capo inchinato dell'eletto, lo battezza nel nome della Santissima Trinità:

N., io ti battezzo nel nome del Padre
prima infusione

e del Figlio
seconda infusione

e dello Spirito Santo.
terza infusione.

Il padrino o la madrina tiene la mano destra sopra la spalla destra del battezzato.

Se il Battesimo si fa per immersione, il celebrante, immergendo tre volte il fanciullo o il suo capo nell'acqua e sollevandolo altrettante volte, lo battezza, dicendo le stesse parole.

Si faccia attenzione a rispettare le esigenze della pudicizia e del dovuto decoro.

Dopo il Battesimo di ciascuno, è opportuno che il popolo faccia una breve acclamazione (cfr n. 383).

357. Se i neofiti ricevono subito la Confermazione, si omette l'unzione col Crisma dopo il Battesimo (n. 358) e subito si compiono gli altri riti esplicativi (nn. 359 e 360).


RITI ESPLICATIVI
_____________________________________________________

Unzione dopo il Battesimo

358. Se la celebrazione della Confermazione, per una causa particolare, è separata dal Battesimo, dopo l'infusione dell'acqua il celebrante, per conferire l'unzione col Crisma, dice contemporaneamente su tutti:

Dio onnipotente,
Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
che vi ha fatto rinascere dall'acqua
e dallo Spirito Santo,
e vi ha dato il perdono di tutti i peccati
unendovi al suo popolo,
egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza,
perché inseriti in Cristo,
sacerdote, re e profeta,
siate sempre membra del suo corpo
per la vita eterna.

Battezzati:
Amen.
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Consegna delle veste bianca

359. Il celebrante dice:

N. e N., siete diventati nuova creatura e vi siete rivestiti di Cristo.
Ricevete perciò la veste bianca e portatela senza macchia davanti al tribunale di nostro Signore Gesù Cristo, per avere la vita eterna
.

Battezzati:
Amen.

Alle parole Ricevete perciò la veste bianca i padrini (o le madrine) impongono ai neofiti una veste bianca, se le consuetudini locali non consigliano un colore più adatto.
Secondo l'opportunità, questo rito si può anche tralasciare.

Consegna del cero acceso

360. Poi il celebrante prende o tocca il cero pasquale, dicendo:

Avvicinatevi, padrini e madrine,
per consegnare ai neofiti il simbolo della luce
.

I padrini (e le madrine) si avvicinano, accendono dal cero pasquale una candela e la consegnano al neofito.
Poi il celebrante dice:

Siete diventati luce in Cristo.
Camminate sempre come figli della luce,
perché perseverando nella fede
possiate andare incontro al Signore che viene,
con tutti i santi, nel regno dei cieli.


Battezzati:
Amen.
 
 

CELEBRAZIONE DELLA CONFERMAZIONE


361.
Fra la celebrazione del Battesimo e quella della Confermazione, secondo l'opportunità, la comunità esegue un canto adatto.

362. La celebrazione della Confermazione si può fare o nel presbiterio o nello stesso battistero, come suggeriscono le circostanze locali. Se il Battesimo è stato conferito dal Vescovo, è opportuno che sia lo stesso Vescovo ad amministrare anche la Confermazione. In assenza del Vescovo, la Confermazione può essere amministrata dal sacerdote che ha conferito il Battesimo.

Quando i confermandi sono molto numerosi, al ministro della Confermazione si possono associare, nell'amministrazione del sacramento, sacerdoti idonei a questo ministero (cfr n. 46).

363. Il celebrante si rivolge brevemente ai neofiti con queste parole o con altre simili:

Carissimi, che nel Battesimo siete rinati alla vita di figli di Dio e diventati membra del Cristo e del suo popolo sacerdotale, vi resta ora di ricevere il dono dello Spirito Santo che nel giorno di Pentecoste fu inviato dal Signore sopra gli Apostoli e che dagli Apostoli e dai loro successori è stato comunicato ai battezzati.

Anche voi, dunque, riceverete, secondo la promessa, la forza dello Spirito Santo perché, più perfettamente conformi a Cristo, possiate dare testimonianza della passione e della risurrezione del Signore e diventare membri attivi della Chiesa per l'edificazione del corpo di Cristo nella fede e nella carità.


Poi il celebrante (avendo presso di sé i sacerdoti associati), in piedi, a mani giunte e rivolto al popolo, dice:

Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente
perché effonda su questi neòfiti,
lo Spirito Santo,
che li confermi con la ricchezza dei suoi doni,
e con l'unzione crismale
li renda pienamente conformi a Cristo,
suo unico Figlio.


E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

364. Quindi il celebrante (e con lui i sacerdoti che lo aiutano) impone le sue mani su tutti i confermandi.
Il solo celebrante dice:

Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro il tuo santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore
.

Tutti:
Amen.

365. Allora un ministro presenta al celebrante il sacro Crisma. Ciascuno dei confermandi si avvicina al celebrante, oppure, secondo l'opportunità, il celebrante stesso si avvicina a ciascun confermando. Il padrino (o la madrina) pone la mano destra sulla spalla del confermando e dice al celebrante il suo nome o il confermando dichiara egli stesso il proprio nome.
Il celebrante intinge nel Crisma l'estremità del pollice della mano destra, e traccia poi con il pollice stesso un segno di croce sulla fronte del confermando, dicendo:

Celebrante:
N., ricevi il sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono.


Confermato:
Amen.

Celebrante:
La pace sia con te.

Confermato:
E con il tuo spirito.

Se altri sacerdoti sono associati al celebrante nel conferimento del sacramento, il Vescovo, se è presente, consegna a ciascuno i vasetti del sacro Crisma.

I confermati si avvicinano al celebrante o ai sacerdoti; oppure, secondo l'opportunità il celebrante e i sacerdoti si avvicinano ai cresimandi che ricevono l'unzione nel modo sopra descritto.

 

CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA


366.
Omessa la recita del «Credo», si fa subito la preghiera dei fedeli alla quale i neofiti partecipano per la prima volta.
Quindi alcuni di essi aiutano a portare le offerte sull'altare.

367. Nella Preghiera eucaristica I si fa menzione dei neofiti in Accetta con benevolenza, o Signore (Hanc igitur) e dei padrini (delle madrine) in Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli (Memento). Se si usa la Preghiera eucaristica II o III o IV, si inseriscano le preghiere per i neofiti.
Queste varianti si trovano nel Messale Romano alla Messa «Per il Battesimo».

368. I neofiti possono ricevere la santa comunione sotto le due specie, insieme con i genitori, con i padrini, con le madrine e con i catechisti laici.
Prima della comunione, cioè prima di Beati gli invitati alla cena del Signore, il celebrante può ricordare brevemente ai neofiti l'importanza di un così grande mistero che è il culmine dell'iniziazione e il centro di tutta la vita cristiana. Deve anche rivolgere l'attenzione a quelli che, battezzati già da tempo, si accostano per la prima volta alla sacra mensa.



 

TEMPO DELLA MISTAGOGÌA

 
369. A utilità dei fanciulli neofiti si assicuri un congruo tempo per la mistagogìa per il quale sarà utile adattare le norme che riguardano gli adulti (nn. 235-239).